La
costellazione di Pegaso
La
stella più luminosa della costellazione di
Pegaso si chiama Enif..il
naso del Pegaso.
Poi
abbiamo Scheat,
Markab,
Algenib
e per finire Matar.
Molti nomi delle stelle derivano dall' arabo e molti di questi nomi starebbero bene su un cavallo vero...Ma pegaso non è tutto qui!
Molti nomi delle stelle derivano dall' arabo e molti di questi nomi starebbero bene su un cavallo vero...Ma pegaso non è tutto qui!
Informazioni
utili per riconoscere la costellazione di Pegaso
Nel
cielo invernale la figura zig-zagante di Cassiopea
è ben visibile in direzione nord-ovest, altissima in cielo, disposta
lungo la scia della Via Lattea; si tratta, come già visto, di una
costellazione circumpolare dalle
latitudini
italiane, ossia che non tramonta mai. Due delle sue stelle centrali
possono essere utilizzate per trovare altre figure importanti senza
possibilità di errore: collegando infatti queste due stelle nel modo
indicato dalla mappa a lato e proseguendo verso sud nella stessa
direzione per circasei-sette volte, si giunge al centro di un grande
quadrilatero di stelle di seconda magnitudine, ben visibili anche
dalle città in alto nel cielo.
Grazie
al quadrato è possibile raggiungere un gran numero di costellazioni
sfruttando diversi
allineamenti.
Pegaso
mitologico
la
sua storia
Pegaso
era, secondo la mitologia greca, un cavallo alato, collegato al mito
di Bellerofonte e di Perseo.
Il
modo in cui questo cavallo venne alla luce è, a dir poco, insolito.
Sua madre era Medusa, la Gorgone famosa, in gioventù, per la sua bellezza, in particolare per le chiome fluenti, che andò in moglie a Poseidone, dio del mare e dei cavalli .
Sua madre era Medusa, la Gorgone famosa, in gioventù, per la sua bellezza, in particolare per le chiome fluenti, che andò in moglie a Poseidone, dio del mare e dei cavalli .
Sfortunatamente,
l'unione
fra
Medusa e
Poseidone
avvenne nel tempio della dea Atena
(dea della saggezza, della guerra, delle arti e della giustizia),
che, furibonda per l'oltraggio subìto dal suo tempio, trasformò
Medusa in un mostro
con la testa ricoperta di serpenti, il cui sguardo trasformava gli
uomini in pietre.
Quando
Perseo
decapitò Medusa, dal suo collo uscirono magicamente Pegaso, il
cavallo alato e Crisaore un guerriero armato di spada.
La leggenda narra che Pegaso,
uscito
dal collo di Medusa (per alcuni, dal sangue colato a terra), si era
abbeverato alla fonte Pirene, sulla strada che conduceva al santuario
di Poseidone, poi era volato sul monte Elicona mentre era in corso
una gara di canto tra le Muse
e le Pieridi.
Pegaso,
commosso dalla dolcezza del canto, aveva colpito, con zoccolo lunato,
il monte Elicona, che si era alzato fino al cielo e aveva fatto
scaturire Ippocrene,
"la
sorgente del cavallo",
alla quale le Muse
si
sarebbero dissetate, nutrendo la loro ispirazione, per poi volare
alla volta dell'Olimpo cantando con voce sublime.
Così Pegaso, che aveva fatto sgorgare la sorgente delle Muse, diventò l'emblema dell'immaginazione creatrice, del furore poetico e dell'ispirazione. Bellerofonte era un valoroso cavaliere, a cui, quando era ancora un ragazzo, un veggente disse che avrebbe avuto bisogno di Pegasus, il cavallo alato, nella sua missione di uccidere la Chimera, mostro dalla testa di leone, dal corpo di capra e dalla coda di drago, che vomitava fuoco e fiamme.
Così Pegaso, che aveva fatto sgorgare la sorgente delle Muse, diventò l'emblema dell'immaginazione creatrice, del furore poetico e dell'ispirazione. Bellerofonte era un valoroso cavaliere, a cui, quando era ancora un ragazzo, un veggente disse che avrebbe avuto bisogno di Pegasus, il cavallo alato, nella sua missione di uccidere la Chimera, mostro dalla testa di leone, dal corpo di capra e dalla coda di drago, che vomitava fuoco e fiamme.
Con
l'aiuto di Athena e delle briglie d'oro che la dea gli aveva lasciato
sul pavimento, quando l'eroe aveva dormito nel suo tempio,
sognandola, Bellerofonte attese Pegaso vicino alla fonte Pirene,
sull'Acropoli.
Arrivato
al tramonto alla fonte, come era sua abitudine, Pegaso si inginocchiò
per bere.
A questo punto Bellerofonte, uscito dal nascondiglio, dopo aver rapidamente messo le briglie d’oro alla testa del cavallo, gli balzò in groppa. Pegasus, che non era mai stato montato, cercò di disarcionarlo, senza riuscirci perchè Bellerofonte era un grande domatore di cavalli.
A questo punto Bellerofonte, uscito dal nascondiglio, dopo aver rapidamente messo le briglie d’oro alla testa del cavallo, gli balzò in groppa. Pegasus, che non era mai stato montato, cercò di disarcionarlo, senza riuscirci perchè Bellerofonte era un grande domatore di cavalli.
Da
quel momento Pegaso e Bellerofonte diventarono inseparabili fino alla
morte dell'eroe che morì proprio cadendo da cavallo.
Bellerofonte
dopo aver corso, con il suo cavallo alato,
molte avventure, era diventato ricco e famoso, ma alla fine si era
montato la testa e voleva salire in cielo fino all'Olimpo, la
residenza degli dei, per diventare immortale. Per questa eccessiva
ambizione, il padre degli dei, Zeus lo punì: mandando un tafano che
punse Pegaso,il quale sgroppò, facendo precipitare il cavaliere dal
cielo sulla terra. Pegaso restò con Zeus,
che lo utilizzò per trascinare nel cielo il suo mitico carro che
trasportava le folgori, infine, prese il volo verso la parte più
alta del cielo dove si trasformò in una nube di stelle scintillanti
che formarono e formano una costellazione con il suo nome.
Se
volete trovare Pegaso nel cielo andate su questo sito
SITOGRAFIA
http://www.astronomia.com/2011/10/17/la-costellazione-di-pegaso/
it.wikibooks.org/wiki/Osservare_il_cielo/Costellazioni_autunnali:_il_Quadrato_di_Pegaso
http://it.wikihow.com/Trovare-la-Galassia-di-Andromeda
Pietro
Buttacavoli , Gabriele Cardinali , Filippo Lavacca , Alessio Volpini
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