I Comuni
nacquero fra l’XI e il XIV secolo nell’Italia centrale e al nord.
I Comuni nacquero per due motivi:
1) perché gli imperatori si erano indeboliti e non avevano più potere e autorità;
2) perché c’era l’esigenza di formare nuove forme politiche, per mantenere pacifica la società di tutti i cittadini.
Le città Europee non furono del tutto autonome perché erano sempre governate dai re; mentre i Comuni Italiani si dettavano leggi e avevano i magistrati che amministravano la giustizia e imponevano le tasse.
Nelle città Europee gli abitanti erano mercanti e artigiani. Nei Comuni italiani la popolazione era mercantile, ma anche aristocratica, uomini di cultura, proprietari terrieri e contadini.
I Comuni italiani votarono fino dal XII secolo per sottomettere il contado, cioe il territorio intorno alla città.
L'assemblea cittadina veniva chiamata arengo (parlamento) ed era formata dalla popolazione maschile che doveva fare il servizio militare.
Erano esclusi i servi, i non cristiani, le donne e i senzatetto cioè i poveri. L'assenblea eleggeva i consoli cioè coloro che governavano le città e prendevano decisioni importanti. I consoli erano di famiglia nobile e dovevano garantire sicurezza, pace e giustizia.
I Comuni nacquero per due motivi:
1) perché gli imperatori si erano indeboliti e non avevano più potere e autorità;
2) perché c’era l’esigenza di formare nuove forme politiche, per mantenere pacifica la società di tutti i cittadini.
Le città Europee non furono del tutto autonome perché erano sempre governate dai re; mentre i Comuni Italiani si dettavano leggi e avevano i magistrati che amministravano la giustizia e imponevano le tasse.
Nelle città Europee gli abitanti erano mercanti e artigiani. Nei Comuni italiani la popolazione era mercantile, ma anche aristocratica, uomini di cultura, proprietari terrieri e contadini.
I Comuni italiani votarono fino dal XII secolo per sottomettere il contado, cioe il territorio intorno alla città.
L'assemblea cittadina veniva chiamata arengo (parlamento) ed era formata dalla popolazione maschile che doveva fare il servizio militare.
Erano esclusi i servi, i non cristiani, le donne e i senzatetto cioè i poveri. L'assenblea eleggeva i consoli cioè coloro che governavano le città e prendevano decisioni importanti. I consoli erano di famiglia nobile e dovevano garantire sicurezza, pace e giustizia.
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