venerdì 29 maggio 2015

CROCIATE: LE CAUSE

La Palestina, la terra in cui Cristo nacque, visse e morì, era nel Medioevo meta di molti pellegrinaggi.
A Gerusalemme, sede del Santo Sepolcro, dopo il Mille i pellegrinaggi si erano addirittura intensificati.

Sul finire dell’ XI secolo la città cadde però nelle mani dei Turchi selgiuchidi, popolazioni che minacciavano la stessa Costantinopoli.
Sui Turchi cominciarono a circolare in Europa voci secondo cui essi volevano impedire i pellegrinaggi cristiani a Gerusalemme e al Santo Sepolcro.
La notizia era falsa , perché i Turchi si limitavano a far pagare una tassa d’ingresso.

L'imperatore di Bisanzio, Alessio Comneo si trovò ad affrontare sia l’espansione Normanna a Ovest, sia l’avanzata dei Turchi a Sud.
Quindi Alessio decise di chiedere aiuto al papa, chiedendo l’invio di forze mercenarie.
Il papa accettò anche se le due chiese (Greca e Latina) si erano da poco divise. Sperava infatti che potessero riunirsi.
 
Ebbero così inizio le Crociate.


Francesco Giusti e Mattia Viciani

Le città marinare e la crescita di Venezia

Le città marinare

A partire dal x secolo, quattro città, Amalfi, Venezia, Genova e Pisa diventarono potenze marinare e commerciali. Queste città fecero flotte militari, flotte mercantili e divennero centri di scambi fra l’Europa, l’impero Bizantino, i musulmani e i lontani paesi d’Oriente. Furono chiamate repubbliche marinare perché erano autonome.
                                            
La crescita di Venezia   

Venezia era sorta fra il VI e il VII secolo dalle isole della laguna veneta, popolare già alle invasioni Barbariche.Venezia cercò subito la sua via per mare perchè le terre coltivabili erano poche. Era guidata da un Doge e da consigli di mercanti, ottenne dall' impero Bizantino e Carolingio e Romano-Germanico condizioni favorevoli per il commercio. Le navi Veneziane risalivano il Po e l' Adige per trasportare spezie, seta, profumi, olio e vino nella pianura padana.
I veneziani portavano agli Arabi legnami, metalli egran numero di schiavi.


              Pietro Buttacavoli, Alessio Volpini e Filippo Lavacca

LE CROCIATE

Nel 1096 incominciò la prima crociata, guidata dai più grandi nobili europei. I cavalieri andarono verso Costantinopoli, dove ricevettero rifornimenti e promesse d’aiuto dall’imperatore Alessio, e si impegnarono a restituirgli le terre che i Turchi gli avevano rubato. 

Conquistarono tre città: prima Nicea, poi Edessa che venne trasformata in contea, e infine Antiochia. 

Nel giugno 1099, dopo tre anni di viaggio molto difficili, raggiunsero Gerusalemme. Gerusalemme fu assediata per un mese e poi conquistata. La promessa dei crociati all’imperatore, invece, non fu mantenuta. 

A Gerusalemme venne creato un regno e la corona venne  offerta a Goffredo di Buglione, che rifiutò di portare la corona dove Cristo era stato incoronato con le spine e accettò solamente di essere il custode del Santo Sepolcro. 

Attorno a Gerusalemme si formarono principati e contee. I regni cristiani d'oriente erano isolati in un territorio musulmano ed erano esposti ad attacchi e spesso a corto di rifornimento.

I cristiani  tennero Gerusalemme poco tempo. Nel 1187 un principe di nome Salah ad-Din, riconquistò tutte le regioni controllate dai cristiani, e dopo un breve assedio rientrò a Gerusalemme restituendo la città all'islam. 

Nel VII secolo vennero costruite due moschee dove sorgeva il tempio di Gerusalemme.
Ma i pellegrini potevano continuare  a visitare il Santo Sepolcro, e i mercanti occidentali potevano continuare a trafficare nei Paesi musulmani.

Claudia Guadagnino e Greta Cardinali

I COMUNI

Il Comune è una nuova forma di governo, formato da gruppi di cittadini ricchi come giudici e mercanti che volevano essere indipendenti dal potere imperiale.
 
I Comuni nacquero fra l’XI e il XIV secolo nell’Italia centrale e al nord.

I Comuni nacquero per due motivi: 
1) perché gli imperatori si erano indeboliti e non avevano più potere e autorità; 
2) perché c’era l’esigenza di formare nuove forme politiche, per mantenere pacifica la società di tutti i cittadini. 

Le città Europee non furono del tutto autonome perché erano sempre governate dai re; mentre i Comuni Italiani si dettavano leggi e avevano i magistrati che amministravano la giustizia e imponevano le tasse. 
Nelle città Europee gli abitanti erano mercanti e artigiani. Nei Comuni italiani la popolazione era mercantile, ma anche aristocratica, uomini di cultura, proprietari terrieri e contadini.
I Comuni italiani votarono fino dal XII secolo per sottomettere il contado, cioe il territorio intorno alla città.
L'assemblea cittadina veniva chiamata arengo (parlamento) ed era formata dalla popolazione maschile che doveva fare il servizio militare.
 Erano esclusi i servi, i non cristiani, le donne e i senzatetto cioè i poveri. L'assenblea eleggeva i consoli cioè coloro che governavano le città e prendevano decisioni importanti. I consoli erano di famiglia nobile e dovevano garantire sicurezza, pace e giustizia.

MIRELA HODZA e RICCARDO MANNINO

Lo sviluppo delle città e dei commerci



All’esterno delle mura sorgono i borghi 

Nel medioevo, presso le mura sorgono piccoli insediamenti. Essi ospitano lavoratori e artigiani per difendersi e per fare affari. Fuori dalle mura si trovano i borghi e i suoi abitanti sono chiamati burgenses. Vengono costruite nuove mura per racchiudere borghi esterni e centro antico che erano fonte di ricchezza.


Cresce la popolazione delle città


Le città medievali erano molto grandi però nel XII e XIII secolo dovettero allungare le mura perché la popolazione stava aumentando. Con la crescita demografica molte famiglie erano troppo numerose per quello che producevano e allora dovettero andare in città, dove poca gente trovava un lavoro redditizio. Gli immigrati venivano accolti con gentilezza e si godevano la libertà cittadina.

 
 Massimiliano Lorenzini 
Gaetano Zanfardino
 Luigi Mangiacapre