Federico II, nato da Enrico di Svevia e Costanza d'Altavilla, fu affidato al papa "Innocenzo III" dopo la morte dei genitori. Il papa Innocenzo III voleva restituire alla chiesa cristiana la supremazia assoluta e inoltre credeva che come vicario rappresentasse la massima autorità sulla Terra e fosse più importante degli imperatori e dei vescovi. Innocenzo III intervenne nei problemi politici del tempo con il suo appoggio, Federico di Svevia, già incoronato re di Sicilia, nel 1212 ottenne anche la corona di Germania. Promise al papa che la Sicilia e la Germania non sarebbero mai state unite. Il papa temeva di essere accerchiato e di poter perdere il potere; nel 1220 Federico fu incoronato imperatore a San Pietro.
Federico II migliorò la Sicilia perchè era il posto in cui era nato e che lui amava, prese le terre e i poteri ai baroni e distrusse le loro rocche e i loro castelli e fondò tante fortezze regie, poi mise delle leggi uguali a tutti poi a Napoli fondò un'università dopo trasformò la sua corte di Palermo in un centro di cultura. Lui stesso fu anche amante delle arti, poeta e scrittore. Il papa, temendo di essere conquistato da Federico II, prima lo scomunicò e poi chiamò gli spagnoli per scacciarlo.
Cosimo Pittaro e Elia Seneca.
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